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Riforma Scuola e 60 CFU, ancora niente DPCM: era atteso entro il 31 luglio

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Riforma Scuola e 60 CFU, ancora niente DPCM: era atteso entro il 31 luglio
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    È ancora assente il DPCM che dovrebbe regolare il percorso di abilitazione di 60 CFU così come previsto dalla legge 76/2022, al cui interno c’è la riforma del reclutamento targata Patrizio Bianchi.

    Il provvedimento era previsto entro il 31 luglio, ma alla data del 29 agosto ancora non è stato varato. Sembra ci siano limature normative tra Ministero dell’Istruzione e quello dell’Università per chiudere il dossier che definirà i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente a 60 crediti formativi universitari o accademici necessari per la formazione iniziale.

    In base a quanto risulta, i ritardi nella pubblicazione del decreto della Presidenza del consiglio sono anche di natura politica - riporta Orizzonte Scuola - perché su questo Dpcm ci sarebbero pressioni affinché i contenuti possano prendere una direzione oppure un’altra.

    Entro il 31 luglio 2022 il provvedimento della presidenza del Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto definire:

    • i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente a 60 CFU/CFA, di cui almeno 10 di area pedagogica, comprendente attività di tirocinio diretto e indiretto non inferiore a 20 CFU/CFA. Per ogni CFU/CFA di tirocinio, l’impegno in presenza nelle classi non può essere inferiore a 12 ore;
    • il numero di crediti universitari o accademici riservati alla formazione inclusiva delle persone con disabilità;
    • la percentuale di presenza alle attività formative necessarie per l’accesso alla prova finale;
    • le modalità di svolgimento della prova finale del percorso universitario e accademico, comprendente la prova scritta e orale.

    Un aspetto importante da sottolineare è che nell’ambito dei 60 CFU è comunque riconosciuta la validità dei 24 CFU/CFA già conseguiti quale requisito di accesso al concorso secondo il previgente ordinamento.

    Il decreto stabilirà i criteri per il riconoscimento degli eventuali altri crediti maturati nel corso degli studi universitari o accademici, purché strettamente coerenti con gli obiettivi formativi.

    Il costo di partecipazione al corso è interamente attribuito ai corsisti ma vi sarà un prezzo calmierato, ossia la proposta di un tetto massimo che le Università potranno proporre.

    Clicca qui per info sui 24 CFU

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