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Tanto tempo passato in classe per gli studenti italiani, ma i rendimenti scolastici sono tra i più bassi d'Europa

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Tanto tempo passato in classe per gli studenti italiani, ma i rendimenti scolastici sono tra i più bassi d'Europa
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In Italia è record di giorni passati in classe: a certificarlo è una recente pubblicazione di Eurydice, il portale che per conto della Commissione europea si occupa dei sistemi scolastici e di formazione dei paesi europei.

Secondo Eurydice, gli alunni italiani frequentano le scuole per il maggior numero di giorni in Europa: più di 200.

Osservando però i dati sulle competenze fondamentali acquisite a scuola, inerenti lettura, matematica e scienze, passare più tempo in classe non aiuta a raggiungere migliori risultati.

Organizzazione del tempo scuola in Europa: come funziona

L'organizzazione del tempo scuola in Europa (The Organisation of School Time in Europe) varia da Stato a Stato.

Se l'Italia è il paese dove si studia di più in classe, in metà dei paesi europei l'anno scolastico oscilla dai 170 ai 180 giorni e in 13 paesi tra i 181 e i 190 giorni.

Estonia, Irlanda, Finlandia, Polonia sono le nazioni che hanno ottenuto migliori risultati sulle competenze in Lettura, Matematica e Scienze, e svolgono rispettivamente 175, 183, 188 e 187 giorni di lezione.

Hanno anche un maggior numero di giorni di vacanza concentrate in quattro momenti, ormai istituzionalizzate. Soltanto in Danimarca l'anno scolastico dura 200 giorni. In Italia invece le scuole devono ritagliarsi momenti di pausa e ponti che durano al massimo qualche giorno.

Sembra quindi che la concentrazione delle attività didattiche in un numero di giorni più basso, magari allungando la giornata scolastica anche nei pomeriggi, faccia bene al rendimento degli studenti.

 

I risultati degli studenti italiani, fanalino di coda

Un anno scolastico molto lungo, come quello italiano, contribuisce quindi a migliorare le competenze degli alunni? Non sembra proprio.

Nei test internazionali sulle competenze in Lettura, Matematica e Scienze l'Italia sta arrancando ormai da anni.

Bisogna aggiungere però che, contrariamente a quanto avviene all'estero, in Italia le lezioni alle scuole medie e superiori quasi mai si prolungano nel pomeriggio.

Nelle prove Ocse Pisa 2018, le ultime di cui si conoscono gli esiti, in lettura l'Italia si piazza dopo la media Ocse, pari a 487 punti, e lontanissima dai migliori paesi europei. Con uno score di 476 punti siamo oltre la metà della classifica, appaiati a Ungheria e Lituania. Le performance dei quindicenni italiani sono addirittura peggiorate rispetto agli anni precedenti, del 2009, 2012 e 2015.

Ma è in scienze che gli adolescenti italiani collezionano il peggiore punteggio, 469 punti, dal 2006. Le cose vanno un po' meglio in matematica, 487 punti, dove però peggioriamo rispetto al 2015. Nazioni come Estonia (520 punti), Paesi Bassi (512 punti) e Polonia (504 punti) invece ci surclassano.

 

 

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