A fine 2018 è stata approvata la nuova Legge di Bilancio 2019, che prevede diverse novità anche per il mondo della scuola, vediamole insieme.
Con questa Legge i Bilancio finalmente è ufficiale: è confermato il requisito dei 24 CFU per partecipare al Concorso Scuola 2019, oltre alla laurea magistrale o titolo equipollente.
Questo vale anche per gli aspiranti ITP. Per i posti su sostegno è necessaria, oltre all'abilitazione o laurea più 24 CFU, anche la specializzazione su sostegno.
Sono invece esonerati dal conseguimento dei 24 CFU gli insegnanti che hanno prestato servizio per almeno 36 mesi, negli ultimi 8 anni scolastici, e ovviamente coloro già in possesso dell'abilitazione all'insegnamento.
La Flat Tax al 15% sarà applicata anche sugli introiti degli insegnanti per le ripetizioni.
Confermato anche per il 2019 e i 500 euro potranno essere utilizzati, oltre che per libri ed ebook, anche per teatri cinema e concerti.
Aumentato il tempo pieno nella scuola primaria con un programma di duemila posti aggiuntivi soprattutto al Sud.
Stanziato un fondo di 50 milioni per l’apprendistato, invece è stato diminuito l’orario dell’alternanza scuola-lavoro: ora si dovranno svolgere 90 ore nel liceo, 150 negli istituti tecnici e 180 in quelli professionali.
Previsto un aumento di 400 docenti per i licei musicali
Previsto l'inizio a settembre 2019 per l'educazione motoria nelle scuole primarie.
Per la primavera 2019 si attende l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, e di conseguenza della prima fascia delle graduatorie di istituto.
I docenti vincitori del concorso ordinario saranno vincolati per 5 anni nella regione di assunzione.
Si tratta di una delle misure più attese, in quanto permette un’uscita anticipata dal mondo del lavoro rispetto alla legge Fornero con 38 anni di contributi e 62 anni di età. La misura sarà disciplinata da un apposito decreto che dovrebbe essere emanato all’inizio del nuovo anno (si è parlato anche del 10-12 gennaio).
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