Roald Dahl è uno degli scrittori di libri per bambini più apprezzati del mondo, anche a causa del suo stile irriverente e provocatorio.
Ad esempio,nei suoi libri le caratteristiche morali dei personaggi negativi sono spesso associate a caratteristiche fisiche, come la bruttezza e la grassezza: per fare solo un esempio, i personaggi che mangiano molto sono spesso derisi per questo.
Negli ultimi anni tuttavia alcuni aspetti delle sue storie sono stati criticati perché ritenuti offensivi per la sensibilità contemporanea: è la cosiddetta "cancel culture", una sorta di tendenza al revisionismo sulle opere culturali che mira a cancellare o a modificare elementi che oggi vengono considerati disturbanti o offensivi (ad esempio riferimenti alla razza, al colonialismo o all'aspetto fisico).
Si è arrivati così a una scelta già molto discussa dai fan e lettori: l’editore britannico dei libri di Dahl e la Roald Dahl Story Company, la società che possiede i diritti d’autore sulle opere dello scrittore e che dal 2021 appartiene a Netflix, hanno deciso di introdurre una lunga serie di piccole modifiche nelle più recenti edizioni dei romanzi per ragazzi, modifiche che però sono state assai contestate e criticate da giornali, scrittori e lettori sui social network, secondo cui l’opera di Dahl sarebbe stata tradita e censurata.
I bambini dovrebbero solo essere educati alla contestualizzazione storica, ed insegnanti ed educatori essere consapevoli che i libri di fiabe scritti decenni fa non possono basarsi sugli stessi principi valoriali odierni.
Tra i tanti cambiamenti effettuati, ad esempio nel testo di Le streghe, che ha per protagonista un bambino che viene trasformato in un topo da un gruppo di streghe, il Telegraph ha trovato 59 modifiche. Questo romanzo è uno di quelli che sono stati maggiormente criticati tra quelli di Dahl, sia in passato che recentemente: già negli anni Ottanta, quando il libro uscì, lo scrittore fu accusato di misoginia perché nonostante il personaggio più positivo della storia sia la nonna del protagonista, la descrizione delle streghe non è affatto lusinghiera e sembra sottintendere che alcune donne apparentemente gradevoli siano in realtà mostri malvagi.
Altre modifiche riguardano delle espressioni che oggi sono considerate sessiste. Ad esempio, sempre ne Le Streghe prima c'era questo passaggio:
Che faccia la cassiera in un supermercato o la segretaria in un ufficio […].
Ora sostituito con:
Che sia una grande scienziata o gestisca un’attività […].
La modifica è stata fatta per non citare due professioni associate alle donne in modo stereotipato, in particolare ai tempi in cui nelle società occidentali molte professioni erano di fatto riservate agli uomini.
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