È stato ricostituito dopo 7 anni di inattività il Comitato Tecnico Scientifico sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), formato dai massimi esperti italiani sul tema.
La ricostituzione è stata voluta dalla Ministra Azzolina, e quindi su sua richiesta il Comitato è tornato a riunirsi per la prima volta dal 2013.
I due principali obiettivi di lavoro del gruppo di esperti sono:
armonizzare la normativa vigente
aggiornare le linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni con DSA alle nuove evidenze scientifiche in campo pedagogico e psicologico.
“Abbiamo davanti molto lavoro – dichiara la Ministra - ma lo dobbiamo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi: miglioreremo il percorso di inclusione, per una scuola che sia sempre più accogliente e capace di garantire il meglio ai nostri studenti e alle nostre studentesse”.
I Disturbi evolutivi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono un gruppo di disturbi di origine neurobiologica delle abilità di base che interferiscono con il normale apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo.
I DSA si distinguono in:
Dislessia: disturbo della lettura che si esprime a livello base della decodifica del testo (apprendimento della “tecnica” di lettura: trasformazione dei segni grafici nei suoni che compongono le parole)
Disortografia: disturbo della scrittura che si esprime a livello della compitazione del testo (codifica fono-grafica e ortografia)
Discalculia: disturbo delle abilità relative al mondo dei numeri e del calcolo
Disgrafia: disturbo della scrittura che si esprime a livello della grafia (aspetti grafo-motori)
Secondo i dati della ricerca epidemiologica più recente e aggiornata in Italia, la prevalenza stimata dei DSA, rilevata su una popolazione scolastica del quarto anno della scuola primaria, oscilla tra il 3,1% e il 3,2%. Ciò significa che al termine del primo anno della scuola primaria è possibile aspettarsi che almeno un bambino in ogni classe manifesterà difficoltà significative nell'apprendimento della letto-scrittura.
Purtroppo solo l’1% di questi alunni con DSA è riconosciuto con una certificazione diagnostica, mentre il restante 2%, pur manifestando delle difficoltà non è stato identificato come DSA.
Durante la scuola dell’infanzia, alcuni comportamenti e difficoltà in determinate aree possono essere considerati predittori di DSA, per esempio alcune difficoltà nell’orientamento spazio-temporale o nella coordinazione motoria. Mentre nei primi anni della scuola primaria, bambini che hanno difficoltà nell’organizzazione del lavoro o esauriscono rapidamente la loro capacità di concentrazione, possono manifestare un eventuale DSA, soprattutto se nel primo anno di scuola non compiono i progressi attesi.
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