Nei prossimi giorni ci dovrebbe essere la firma per il Patto per l'Istruzione, che dovrebbe prevedere una procedura transitoria per assumere già a settembre i docenti precari.
C'è però chi mette le mani avanti, come la Ragioneria di Stato: con la denatalità infatti ci saranno meno posti da coprire, e di conseguenza non potranno essere autorizzati tutti i numeri previsti inizialmente, con un conseguente taglio del personale.
Alla fine dunque il piano di stabilizzazione dei docenti precari passerà, ma con numeri inferiori rispetto alle previsioni: dovrebbero essere 7mila nuovi posti, da aggiungere ai circa 7mila che avanzano dal concorso straordinario bandito per 32 mila posti. Saranno tutte assunzioni autorizzate già per l’anno in corso e non su tre anni come prevede la legge.
L’ipotesi più probabile al momento resta quella di un corso-concorso con assunzione definitiva dei docenti a partire dal 2022-23, con accesso alla procedura tramite riconoscimento di titoli e servizi.
In questo modo, dal lato politico Lega, Pd e Forza Italia andrebbero ad ottenere la stabilizzazione per titoli richiesta da tempo, e M5S e Italia Viva, seppur scontenti per una procedura non concorsuale, si accontenterebbero dati i numeri non elevati di assunzioni per titoli e servizi.
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