Gli alunni disabili sono in costante aumento nelle classi italiane, e per questo c'è sempre una maggiore necessità di docenti specializzati e competenti.
Una recentissima pubblicazione del ministero dell’Istruzione sugli “alunni con disabilità del 2020/2021” mette in luce una situazione dell’integrazione degli alunni disabili che probabilmente necessita di un nuovo intervento normativo. Se da un lato infatti l’inclusione nelle classi degli alunni disabili è uno dei punti di forza della scuola italiana, che quasi cinquanta anni fa mise in soffitta le classi differenziali, da un altro canto la sua gestione pratica non è molto positiva.
Due anni fa, le classi della scuola statale accoglievano più di 283mila alunni diversamente abili, pari al 3,8% dell’intera popolazione scolastica. Dieci anni prima, nel 2010/2011, se ne contavano 189mila e rappresentavano il 2% del totale.
Questo significa che la presenza degli alunni con disabilità è incrementata del 50% negli ultimi dieci anni.
Questo aumento progressivo ha fatto emergere alcune distorsioni, come quella dei docenti di sostegno o della concentrazione degli stessi alunni in una parte delle classi. I 283mila alunni affetti da disabilità sono infatti accolti in poco più di metà delle classi italiane: il 53%. Quindi soltanto 198mila classi su un totale di 376mila accoglievano almeno un alunno disabile.
Due anni fa, la percentuale di insegnanti specializzati sul sostegno ha fatto segnare il record assoluto: il 20,3% del totale dei docenti in servizio. Dieci anni prima la quota si fermava a poco più del 12% e vent’anni prima all’8,6%.
Il 54% degli insegnanti inoltre gestisce due o più alunni disabili.
Se nel 2010/2011 su 96mila e 500 docenti specializzati 36mila e 500 erano supplenti, il 38%, dieci anni dopo le percentuali si sono quasi invertite: nel 2020/2021, su un totale di 184mila e 400 insegnanti di sostegno in servizio 103mila e 700 erano precari: il 56%.
A causa del contingentamento dei posti da parte del ministero e delle università italiane, che organizzano i corsi di specializzazione a numero chiuso, una consistente parte di docenti di sostegno in cattedra (almeno il 30%) era sprovvisto del titolo di specializzazione.
Oggi la situazione non sembra migliorata.
Dai dati messi a disposizione dal ministero per l’anno scolastico appena iniziato emerge che gli alunni affetti da disabilità continuano ad aumentare superando nel 2022/2023 le 290mila unità. Si tratta, questo, di un dato ancora provvisorio che quasi certamente è destinato a incrementarsi ulteriormente. Attualmente la presenza dei disabili in classe sfiora il 4% del totale degli alunni, con un record alla primaria e alla secondaria di primo grado dove la loro presenza è ormai prossima al 5%.
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