Per ogni anno scolastico va redatto un documento specifico per la didattica degli alunni con DSA, BES o con disabilità.
Questi documenti prendono nomi diversi a seconda appunto del tipo di alunno:
PDP (Piano Didattico Personalizzato)
PAI (Piano Annuale per l'Inclusione)
PEI (Piano Educativo Individualizzato)
In questo articolo tratteremo nello specifico del PDP, per DSA e BES.
Nello specifico, il PDP è un documento previsto dal Ministero dell'Istruzione creato in base al Decreto Ministeriale 5669 del 12/07/2011, che serve per accordarsi sulla didattica specifica che va attuata a scuola per BES e DSA. Nel PDP è specificato quali tipi di strumenti compensativi può utilizzare l'alunno durante le lezioni o durante le prove di valutazione.
Bisogna innanzitutto distinguere il PDP prodotto per alunni BES e alunni DSA.
Il PDP per DSA è rivolto ad alunni che sono caratterizzati dai seguenti DSA:
Discalculia;
Disortografia;
Dislessia evolutiva;
Nelle Linee Guida della Legge 170/10 è implicitamente dichiarato, anche se il termine PDP non è indicato in modo ufficiale.
La scuola deve redigere il PDP, e ne è la principale responsabile; può chiedere assistenza a degli esperti. Il PDP viene comunque redatto in accordo con la famiglia.
Sì, bisogna che ci sia coerenza tra la Certificazione DSA data alla scuola e le azioni che sono definite nel PDP.
Nelle linee Guida del 2011 sono stabiliti i contenuti minimi del PDP. La scuola può scegliere gli strumenti per la compilazione o modelli che ritiene più efficaci.
Va presentato anche ad anno scolastico già iniziato, ma per le diagnosi DSA il PDP dovrebbe essere operativo entro 3 mesi da quando la documentazione diagnostica è stata presentata a scuola.
Il PDP per BES è rivolto ad alunni che sono caratterizzati dai seguenti BES:
tipologie differenti di disturbi non previsti nella Legge 170/2010 sui DSA;
alunni svantaggiati a livello socioculturale;
alunni che non hanno ancora completato l'iter diagnostico di DSA;
alunni svantaggiati a livello socioeconomico.
È a discrezione della scuola, e contestuale all'individuazione dell'alunno con BES.
La scuola deve redigere il PDP, e ne è la principale responsabile; può chiedere assistenza a degli esperti. Il PDP viene comunque redatto in accordo con la famiglia.
Non ci sono obblighi di contenuti minimi.
Se alla scuola sono state consegnate relazioni cliniche o diagnosi, essa ne deve sicuramente tenere conto.
Nelle linee Guida del 2011 sono stabiliti i contenuti minimi del PDP. La scuola può scegliere gli strumenti per la compilazione o modelli che ritiene più efficaci.
Dati generali
Qui si inseriscono i dati anagrafici dell'alunno, gli interventi pregressi, i rapporti scuola-famiglia.
Funzionamento delle abilità di lettura, scrittura e calcolo
In questa sezione si fa una valutazione delle abilità dell'alunno. In “elementi desunti dall'osservazione in classe” il docente deve compilare ciò che rileva in classe riguardo il suo comportamento, con scrittura semplice e comprensibile.
Osservazione diretta dell'alunno
Basandosi sull'osservazione di tutti i docenti, va descritto il profilo dell'alunno nei vari contesti.
Caratteristiche del processo di apprendimento
Qui va inserita la descrizione dei processi di apprendimento dell'alunno, che vanno quindi dalla capacità di memorizzazione, di organizzare le informazioni, e le procedure di memorizzazione delle discipline tecnico-pratiche.
Strategie e strumenti utilizzati dall'alunno nello studio
Vanno osservate le tecniche di studio adottate, tramite l'osservazione degli insegnanti si possono dedurre queste informazioni.
Stabilire se vanno cambiati gli obiettivi specifici di apprendimento che sono previsti dal piano di studio
Gli obiettivi della classe possono essere anche molto diversi da quelli dell'alunno Dsa, e proprio in questa fase si possono proporre diversi obiettivi per l'alunno DSA, più alla sua portata.
Strategie metodologiche e didattiche
Viene presentato un elenco di attività opzionali per l'alunno tra cui scegliere.
Molte di queste attività potrebbero anche essere adottate tutti i giorni dai prof anche se non ci sono DSA, ma per questi alunni sono indispensabili.
Attività programmate
Qui vengono definite le attività che possono essere necessarie, ad esempio: attività di laboratorio, di carattere culturale, attività all'esterno.
Misure dispensative
L'alunno viene esonerato dallo svolgere certi tipi di compiti o attività che per lui potrebbero essere problematici, come la lettura a voce alta, il trascrivere testi dettati, lo studio mnemonico di formule.
Gli strumenti compensativi
L'alunno può utilizzare diversi strumenti per aiutarsi nello studio, come tablet, correttori ortografici, libri digitali e via dicendo.
Questo punto, insieme al punto 9, è molto importante perché si attuano a livello pratico le misure di intervento per far raggiungere agli alunni con DSA gli obiettivi formativi.
Scegliere da cosa dispensare un alunno spetta al Consiglio di Classe, in condivisione con la famiglia.
Criteri e modalità di verifica e valutazione
Devono essere in raccordo con le modalità compensative e dispensative già stabilite per l'alunno e sono validi anche per le prove d'esame.
Ad esempio, se un programma di videoscrittura è utilizzato in fase compensativa, esso va usato anche per le verifiche.
Va sottolineato che le modalità di verifica non sono più facili ma diverse, personalizzate in base a ciò che l'alunno riesce a fare.
Dei tempi aggiuntivi possono essere previsti per le verifiche scritte, oppure se un alunno è disortografico non va valutata l'ortografia in nessuna materia, non solo in italiano.
Patto con la famiglia e con l'alunno
Questo documento verrà firmato dagli insegnanti del Consiglio di Classe, dalla famiglia e dal dirigente scolastico, oltre che dal tecnico competente. Verrà verificato e potrebbe essere soggetto a modifiche nel corso dell'anno scolastico, per stabilire che quanto stabilito dal documento sia effettivamente efficace.
Con la famiglia vanno concordati una serie di aspetti, come lo studio individuale a casa, gli strumenti compensativi, il piano di studio settimanale.
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