La cultura ha bisogno di altro personale da assumere. A richiedere un piano straordinario per un aumento del numero dei dipendenti è stato il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli.
Durante un question time alla Camera, il Ministro ha detto che sarebbero necessarie 6mila assunzioni straordinarie nel profilo amministrativo per poter garantire ai cittadini la fruizione del patrimonio culturale.
“Il tema delle assunzioni – ha detto il Ministro – è per me di primaria importanza. E’ mia intenzione procedere in tal senso sulla base della ricognizione dello stato dell’arte della situazione del personale del mio ministero che è stata già avviata“.
Il Ministro ha annunciato la presa di incarico di 500 nuovi lavoratori selezionati dall’ultimo concorso già concluso che fanno salire a 1.000 le unità in forza.
“La dg organizzazione – ha proseguito ancora Bonisoli – mi ha informato che a tutt’oggi si è proceduto all’assunzione di circa 600 unità, già operative presso le strutture centrali e periferiche del ministero. Sono poi in corso le procedure per lo scorrimento delle graduatorie per ulteriori 300 unità. Considerato che le nostre graduatorie generali di merito contemplano un numero complessivo di candidati collocati che ammonta a 1163 unità, una volta che avremo assunti i 1000 posti che sono stati già autorizzati, rimarranno 163 persone che sono state ritenute idonee. Stiamo quindi valutando la fattibilità di un intervento normativo finalizzato all’assunzione di queste persone“.
Come si legge anche su AgCult.it il Ministro ha precisato: “Siamo stati inoltre autorizzati a bandire una selezione per l’assunzione di 16 funzionari amministrativi mediante lo scorrimento della graduatoria relativa al concorso 120 a valere sul budget assunzionale del 2017, nonché di 500 unità di personale di area 2, cinque dirigenti architetti e quattro dirigenti archeologi“.
“A livello generale, mi risulta che c’è una carenza attuale, già scorporata della dg Turismo, di 3000 unità. Vuol dire che ci sono 3000 unità in meno nel ministero rispetto a quante ce ne dovrebbero essere. Inoltre, il dato stimato di quelli che vanno in pensione nel triennio 2018-2020 è pari a circa 1000 unità all’anno. Alla luce di questi dati – conclude quindi Bonisoli – è necessario prevedere un piano straordinario di assunzioni pari a circa 6000 unità, in particolare nel profilo amministrativo".
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