Una lettera invece di un voto. È quella che si chiama valutazione narrativa formativa, che l'istituto comprensivo Lozzo Atestino, in provincia di Padova, sta sperimentando da due anni, nella scuola secondaria di primo grado.
A spiegare la pratica è il professor Alfonso D'Ambrosio, molto seguito sui social: "il collegio docenti ha deciso di scrivere una lettera in prima persona ad ogni studente. Avviene due volte l'anno. In questo periodo e a marzo. E così ognuno ha ricevuto una lettera, li abbiamo chiamati ognuno con il suo nome. Caro Francesco, Cara Noemi... Voi siete preziosi per noi!".
"Cara Anna,
fino a questo punto dell’anno scolastico hai dimostrato il tuo valore, soprattutto nelle discipline artistiche.
Abbiamo notato dei progressi nelle tue capacità di organizzare il lavoro con i compagni, sei davvero una leader positiva! anche se ci sono ancora delle difficoltà nell'utilizzare al meglio tutte le informazioni apprese e nello studio di tutte le discipline.
Ti suggeriamo di non lasciarti distrarre dai compagni, anche se capiamo che non è facile, specie per la tua grande capacità di coinvolgere gli altri.
Così facendo siamo certi che avrai dei risultati eccellenti!
Non ti scoraggiare e cerca di essere il tuo meglio, sai che anche in matematica o in scienze c'è tanta arte e bellezza? Quella che piace a te.
Le relazioni con i compagni e gli insegnanti sono state positive e riesci ad esprimere il tuo punto di vista rispettando l’opinione altrui.
Ti consigliamo di rivolgerti agli insegnanti di italiano e tedesco per aiutarti a migliorare e a superare le difficoltà, non preoccuparti siamo qui per aiutarti!
Per quanto riguarda le percussioni, stai dimostrando un interesse sempre maggiore e infatti il profitto è molto soddisfacente, a lezione sei sempre preparata il che dimostra che nel lavoro a casa hai raggiunto autonomia e un buon metodo di studio. Continua così! I tuoi insegnanti".