I lavori promessi per la riqualificazione del giardino e la costruzione di una nuova rampa sono fermi da mesi, in compenso Cosimo, 11 anni, portatore di handicap per colpa di una rara malattia che rende fragilissime le sue ossa, ha già saputo che anche quest’anno, per lui, il pulmino che avrebbe dovuto portarlo in gita coi compagni di classe, non ci sarà.
L’assurda storia è riportata dal Corriere Fiorentino, ma è nota da tempo. L'anno scorso, sempre attraverso il quotidiano, il babbo di Cosimo ha raccontato la sua battaglia contro la democrazia: «Per accedere all’orto didattico Cosimo deve essere preso in braccio perché non esiste una pedana. I giardini e il parco giochi sono inagibili e l’unica pedana che c’è è troppo ripida. Voglio rispetto per mio figlio». Con fatica e dopo che il padre Duccio Massaini denunciò anche la caduta dalla carrozzina di Cosimo per colpa delle buche in giardino, la macchina organizzativa si mise in moto. «Vogliamo rimettere in sicurezza il complesso il più in fretta possibile», assicurò l’assessora Sara Funaro.
Il problema però è che quei lavori sono di nuovo fermi: «L’anno scorso mi dissero che sarebbero cominciati in estate — racconta Massaini — il 20 luglio però ancora non c’era un operaio e così chiamai Palazzo Vecchio: guarda caso il 25 si videro le prime ruspe. Sembrava che tutto filasse liscio, a ottobre invece il cantiere si è svuotato pare per un ritardo nella consegna fornitura della pavimentazione e dei giochi. Io so solo che Cosimo l’anno prossimo andrà alle medie e questa scuola la ricorderà come un eterno cantiere». Da Palazzo Vecchio fanno sapere che l’intervento di risistemazione del muro perimetrale è concluso, mentre la zona orto è raggiungibile con rampa provvisoria.
Oltre al danno, anche la beffa. Infatti, nonostante la richiesta fatta in autunno, Cosimo ha già saputo che se vorrà andare in gita al Planetario di via Giusti, all’interno della Fondazione di Scienza e Tecnica, dovrà farlo a spinta. Come accadde un anno fa, il servizio col pulmino disabili non è stato garantito: «La gita è a primavera, ma ci hanno già detto di no evidentemente perché i mezzi per disabili sono già impegnati. Immagino toccherà alle maestre portarlo a spinta, ma in una città che dovrebbe essere al passo coi tempi e in grado di aprirsi al mondo, fa ridere che non si trovi un pulmino per un bambino disabile». E dire che a giugno andò anche peggio: Cosimo, in attesa di quella gita da settimane, fu costretto a rimanere da solo in classe perché il pulmino non c’era: «Stavolta almeno lo abbiamo saputo prima».