La Ministra dell’Università Maria Cristina Messa ieri ha annunciato, alla luce dell’aumento dell’emergenza legata ai posti di sostegno, che le Università hanno aumentato la propria capacità di formazione dei docenti. Perché tutti i posti vengano utilizzati, però, il Ministero dell’istruzione dovrà avviare la procedura di finanziamento al Ministero dell’Economia.
La Ministra ha riferito che i posti degli idonei non vincitori del precedente ciclo TFA sostegno sono 12.588, numeri importanti che sarebbero in grado di fronteggiare l’emergenza sostegno.
Il Ministero dell’Università e della ricerca si è quindi attivato per accrescere le potenzialità del sistema universitario, chiedendo, nel corso del mese di dicembre, di ammettere in sovrannumero i candidati risultati idonei nelle medesime sedi in cui hanno sostenuto le prove. Con la rilevazione compiuta nel mese di marzo è emersa la disponibilità di 22 mila posti.
“Il sistema universitario – ha detto la Messa – è pronto a soddisfare, in occasione del prossimo ciclo, sia l’esigenza formativa dei candidati vincitori al VI ciclo sia quella degli idonei al precedente V ciclo”.
Affinché si renda possibile questo aumento di posti, ha concluso il Ministro “è necessario che venga sensibilmente accresciuto il fabbisogno espresso dal sistema scolastico, che consta di 40 mila posti per il triennio 2018-2020, dei quali, fermo restando il numero degli idonei dei precedenti cicli, solo 6.191 sono disponibili attualmente per il prossimo VI ciclo”.
La scuola continua quindi a subire una carenza importante di personale specializzato. Infatti, gli specializzati che nell’anno scolastico in corso (2020/21), sul totale delle supplenze conferite su attività di sostegno, hanno coperto una supplenza sono in minoranza (22.000 su 107.000 pari a meno del 21%), mentre la percentuale dei supplenti non specializzati risulta in crescita di oltre 4 punti rispetto al quadro registrato nel 2017/18.