La lezione segmentata è composta da piccoli momenti di spiegazione diretta alternati a mini-attività per aiutare a mantenere alta la concentrazione degli studenti, che tende a calare in classe.
È infatti capitato a ogni insegnante di fare i conti con un calo fisiologico di attenzione della classe durante le ore di lezione.
Un calo dell'attenzione può dipendere da tante cose, sicuramente incide molto l'orario della lezione, ad esempio la prima e l'ultima possono essere quelle più critiche, perché nella prima ora gli studenti devono ancora "carburare", nell'ultima iniziano ad essere stanchi e vogliono tornare a casa.
Come affrontare dunque queste problematiche?
La soluzione può essere proprio la lezione segmentata, o “chunked lesson”. Vediamo la struttura più nel dettaglio.
La lezione segmentata serve per evitare di produrre o erogare un flusso continuo di informazioni che, come è stato ampiamente dimostrato, non è ottimale per l'apprendimento e per il funzionamento del nostro cervello.
Pensiamo ad esempio alla memorizzazione di un numero di telefono: è molto più facile ricordarlo a blocchi di due o tre cifre piuttosto che come unica sequenza continua.
Il trasferimento di informazioni di una lezione tradizionale presuppone quindi che il cervello registri informazioni a flusso continuo, ma il cervello gestisce le informazioni riducendole in blocchi significativi, i “chunks”, che in italiano possiamo chiamare categorie.
La lezione segmentata si divide sostanzialmente in 5 parti, diverse tra loro.
Si alternano momenti brevi di lezione diretta dal docente con attività operative degli studenti e successivi feedback.
Questa struttura si può ripetere in più segmenti, in base al tempo a propria disposizione e alle risposte degli studenti.
Supponiamo di avere un'unità oraria da 60 minuti, ecco come potrebbe essere divisa.
Consiste nella verifica delle preconoscenze o brainstorming per iniziare
Sono momenti brevi di spiegazione ma senza rinunciare alla complessità
Attività operative per mettere in pratica, confrontarsi, riconoscere le eventuali difficoltà
Condivisione, feedback e chiarimenti fatto nelle attività degli studenti
Fornire spunti e consigli metacognitivi oltre che con i tradizionali compiti
In generale, andrebbe seguito il principio della segmentazione, ovvero fornire un'immagine d'insieme dell'argomento fin dall'inizio e aggiungere dettagli mano a mano. Lo schema non deve essere fisso: il numero di segmenti dipende dalla lezione o dalla classe.
Secondo i pedagogisti Joan Middendorf e Alan Kalish dell’Università dell’Indiana, in una lezione frontale l’attenzione di chi ascolta resta costante per 15 minuti, diminuisce dell’80% dopo 30 minuti, poi si esaurisce. Per coinvolgere la classe, Middendorf e Kalish hanno proposto la lezione segmentata (chunked lesson), una lezione strutturata in 5 segmenti di 10-15 minuti:
Chi insegna propone attività diverse per ogni fase della lezione, per sollecitare la partecipazione: divide la classe in gruppi per creare una mappa concettuale, incoraggia un dibattito e mostra video o grafici.
La lezione segmentata può essere svolta in classe o a distanza, e integrata con il digitale, con video ed esercizi interattivi.
Il libro include 20 esempi di lezioni segmentate di 15 materie per la scuola media e superiore.
L'autore: Dany Maknouz è docente di matematica e informatica, formatrice in didattica digitale e per competenze. Per Zanichelli, è responsabile didattica dei corsi di Formazione online e cura il blog Idee didattiche digitali per Aula di scienze, Aula di lettere e Aula di lingue.
Ha curato la versione italiana di Come impariamo (Zanichelli 2017). La lezione segmentata è il suo primo libro, nel quale trasferisce la sua passione e le idee didattiche sperimentate a scuola e nei corsi di formazione.