Da giorni si sta parlando dello scandalo che ha travolto Facebook in merito alla divulgazione dei dati personali dei propri utenti, e della conseguente violazione della privacy.
Il caso è scoppiato dopo un'inchiesta del New York Times e del Guardian riguardo Cambridge Analytica, società di marketing che è entrata in possesso dei dati personali di oltre 50 milioni di cittadini statunitensi.
Questa azienda è specializzata nei big data, ovvero nell'utilizzo di grandi masse di dati per condizionare l'opinione pubblica sui social media usando le tattiche di persuasione tipiche del mondo pubblicitario.
L'azienda è accusata di aver avuto un ruolo fondamentale nella vittoria della Brexit e nell'elezione di Trump a Presidente degli Stati Uniti. Cambridge Analytica ha ottenuto tutti questi dati da Aleksandr Kogan, uno psicologo e data scientist dell'Università di Cambridge, che nel 2014, sfruttando un'app che aveva sviluppato su Facebook, riuscì a collezionare tutte queste informazioni. L'applicazione non era altro che un test che prometteva agli utenti di delineare il loro profilo psicologico, ma per far ciò richiedeva l'accesso a molte informazioni personali.
Ingenuamente oltre 200mila utenti hanno risposto a questo test e Aleksandr Kogan è riuscito a costruire un database contenente dati su oltre 50 milioni di elettori statunitensi. Tutte queste informazioni sono state poi girate a Cambridge Analytica, infrangendo le regole di Facebook che non permette la condivisione dei dati raccolti ad aziende di terze parti.
Dopo l'inchiesta, Facebook ha affermato pubblicamente che la piattaforma è a conoscenza del caso dal 2015 e ha cercato di bloccare la condivisione dei dati, ma a quanto pare senza riuscirci.
Questo caso ha fatto riemergere la domanda che molti si sono sempre posti: è davvero possibile proteggere i propri dati personali su Facebook e in generale sul web?
Se si vuole utilizzare Facebook, così come altre applicazioni social, si deve partire dall'idea che dovremo cedere una parte dei nostri dati alla piattaforma, altrimenti l'unica alternativa è cancellare il nostro account.
Ma prima di arrivare a questa decisione, ci sono delle cose che si possono fare per proteggere i dati presenti sulla piattaforma social, iniziando a controllare quali applicazioni hanno l'accesso ai nostri dati presenti su Facebook.
Controllare le applicazioni connesse con il proprio account - Molti servizi online offrono la possibilità di accedere utilizzando le credenziali dell'account Facebook. Tutti almeno una volta abbiamo utilizzato questo strumento per non dover perdere tempo a registrarsi al servizio, ma in questo modo non abbiamo fatto altro che regalare parte dei nostri dati personali all'azienda che ha sviluppato il servizio. Per controllare quante applicazioni hanno accesso ai nostri dati è necessario entrare all'interno delle Impostazioni dell'account: - premendo sull'icona con la freccia verso il basso, si dovrà cliccare su Impostazioni; - si aprirà una nuova finestra e si dovrà selezionare App dalla colonna di sinistra. A questo punto verranno mostrate tutte le applicazioni alle quali abbiamo effettuato l'accesso con Facebook; - se nella lista troviamo app che non utilizziamo più, meglio eliminarle, in modo che la raccolta dei dati venga fermata. Si ha anche la possibilità di limitare la condivisione delle informazioni premendo sulla matita presente di fianco ad ogni app. Questo è il primo passaggio da fare per limitare la presenza dei nostri dati sulla piattaforma social. Disabilitare i servizi di localizzazione - I dati sulla geolocalizzazione di un utente sono quelli che fanno più gola alle aziende. Per essere sicuri di non essere tracciati è necessario disattivare i servizi di localizzazione tramite l'app di Facebook:
- negli smartphone Android si deve premer l'icona con tre linee orizzontali in alto a destra, poi su Impostazioni Account, su Luogo e controllare che sia disattivata l'opzione "Cronologia delle posizioni";
- su iOS la procedura è un po' differente. Bisogna entrare all'interno delle Impostazioni dello smartphone, scrollare verso il basso fino a trovare Privacy e poi premere su "Servizi di localizzazione". Si aprirà una nuova pagina con tutte le app presenti sullo smartphone e si dovrà andare verso il basso fino a Facebook e impostare l'opzione Mai.
Limitare le persone che possono accedere al proprio account - A questo punto è necessario controllare chi sono le persone che possono controllare quello che postiamo e che possono accedere alla nostra bacheca. Il consiglio è limitare l'accesso ai dati personali solamente agli Amici. Per controllare questi settaggi, si deve entrare nelle Impostazioni e premere Privacy dalla colonna sinistra. Sullo schermo appariranno diverse impostazioni e bisognerà analizzarle una per una.
Nella sezione "Le tue attività" potremo decidere chi può vedere quello che pubblichiamo e se vogliamo controllare tutti i post in cui veniamo taggati. Alla domanda "Chi può vedere i tuoi post futuri?" dovremo selezionare "Amici", mentre a "Controlla tutti i post in cui sei taggato" dovremo scegliere "Usa il Registro attività".
La sezione "In che modo le persone ti trovano e ti contattano" è composta da cinque domande. Alle prime quattro ("Chi può inviarti richieste di amicizia?"; "Chi può vedere la tua lista degli amici?"; "Chi può cercarti usando l'indirizzo e-mail che hai fornito?"; "Chi può cercarti usando il numero di telefono che hai fornito?) dovremo selezionare l'opzione "Amici" o "Amici di amici". L'ultima è dedicata all'indicizzazione del nostro profilo sui motori di ricerca: il consiglio è di disattivare questa opzione.
Le impostazioni sulla pubblicità - Gran parte dei dati che Facebook raccoglie su di noi servono al social network per mostraci annunci pubblicitari basati sulle nostre abitudini d'acquisto e su quello che ci piace. Per limitare il tracciamento da parte di Facebook, è necessario entrare all'interno delle Impostazioni del proprio account e premere su Inserzioni. Si aprirà una nuova pagina e nella sezione "Impostazioni delle inserzioni" si dovrà cliccare su "Inserzioni basate sul tuo utilizzo di siti Web e app" e alla voce "Mostra le inserzioni basate sugli interessi online" bisogna scegliere l'opzione "No".
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