Nelle scuole del Nord Italia è iniziata l'emergenza freddo: sono infatti molti gli istituti che stanno registrando negli ultimi giorni grosse difficoltà in merito al clima in classe.
Se in alcuni casi il tutto nasce dall’idea di risparmiare energia, in realtà in molti altri casi il gelo è dovuto al malfunzionamento degli impianti o ad altre problematiche relative sempre ad una disfunzione.
I dirigenti scolastici provano a risolvere il problema delle basse temperature con l'acquisto di termoconvettori elettrici, e giustificando le assenze di chi resta a casa, o addirittura chiudendo la scuola.
Per contenere i costi quest’anno gli impianti sono stati accesi più tardi del solito, e con un grado in meno, come previsto dal decreto dell'ex-ministro della Transizione Ecologica.
Tutto ciò però non è bastato: le scuole che sono arrivatead avere anche 15-16° negli ambienti non sono poche.
Miriam Pescatori, dirigente del liceo Gioberti di Torino, così dichiara al Fatto Quotidiano: "Abbiamo registrato della sporcizia all’interno delle tubazioni che impedisce ai termosifoni di accendersi in maniera performante o persino di funzionare. Il nostro, inoltre, è un edificio dei primi del Novecento: abbiamo infissi vecchi, soffitti alti e ogni anno ci ritroviamo a combattere con il freddo".
“Fino a mercoledì abbiamo avuto problemi seri con temperature effettivamente inaccettabili: 15 gradi. A quel punto ho tenuto aperta la scuola ma ho giustificato le assenze di chi se n’è voluto tornare a casa per stare al caldo”, racconta indignato il preside del liceo Pareto di Milano.
Al ritorno a scuola dopo il ponte dell’Immacolata, si è riscontrata la rottura della caldaia che ha causato i problemi di freddo, ma per far tornare le aule calde si è dovuto attendere fino a giovedì mattina: “Noi abbiamo speso dei soldi per rendere più dignitoso l’edificio con interventi che non sono nemmeno di nostra pertinenza, ma qui ci sono impianti di riscaldamento obsoleti e dispersione di calore dagli infissi. Inoltre non si può spegnere la caldaia per cinque giorni”.
Skuola.net ha effettuato un sondaggio su un campione di 5.000 alunni delle superiori in cui emerge che quasi la metà (44%) quando è in classe batte i denti per via delle basse temperature in aula. A questi si aggiunge un 31% che, pur non parlando di gelo, lamenta comunque un qualche disagio. Solamente 1 su 4, alla fine, dice di trovarsi in un ambiente gradevole dal punto di vista climatico.