Il cinema arriva tra i banchi di scuola, non più solo come momento di svago, alternativo alle lezioni o come supporto per immagini ad altre materie, la storia prima di tutto.
Con l’attuazione della legge 107 del 2015 e con il Piano Nazionale Cinema per la Scuola, il linguaggio cinematografico, la storia e l’estetica del cinema, la produzione di documentari, cortometraggi o mediometraggi entrano a pieno titolo nel Piano dell’offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado.
L’obiettivo è fornire alle ragazze e ai ragazzi gli strumenti per leggere, decodificare e usare in maniera consapevole le migliaia di immagini con le quali vengono a contatto ogni giorno, consentire l’approfondimento di un linguaggio che ha fortemente caratterizzato e ancora caratterizza il nostro tempo e che dialoga anche con gli strumenti digitali ormai a disposizione di tutti.
Di tutto questo si è discusso nel corso del primo Seminario Nazionale di Educazione all’Immagine “Il mondo dello Spettacolo: una palestra per educare”, promosso da AGISCUOLA, MiBACT - Direzione Generale Cinema e MIUR – Direzione Generale per lo Studente, tenutosi il 17 e 18 aprile al Nuovo Cinema Sacher e negli spazi del WEGIL.
Il Seminario, che intende divenire un appuntamento annuale fra il mondo del cinema e quello della scuola, è la prima delle iniziative attivate fra quelle previste dal Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso dal MiBACT e dal MIUR in attuazione della legge del 14 novembre 2016, n. 220, “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”. La norma prevede, tra l’altro, l’emanazione di bandi rivolti alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e a Enti, Fondazioni, Associazioni per sostenere e promuovere lo studio e l’utilizzo del cinema e del linguaggio audiovisivo a scuola.
“Il cinema italiano è un fiore all’occhiello della nostra cultura. Per questo abbiamo il dovere di promuoverne sempre più la conoscenza, affinché le nuove generazioni possano apprezzare questo tassello fondamentale della nostra storia e della nostra tradizione e valorizzarlo, innovandolo con le loro visioni, con le loro differenti sensibilità e con i loro talenti - ha sostenuto la Ministra Valeria Fedeli nel messaggio di saluto inviato agli organizzatori del seminario -. È importante che i nostri giovani trovino mezzi di espressione e comunicazione attraverso i quali incanalare le proprie emozioni e i propri pensieri, riflettere sugli eventi e guardare il mondo trovando un modo per interpretarlo e, alla fine, comprenderlo".
I tre bandi sono stati pubblicati mercoledì 18 aprile e destinano quasi 24 milioni di euro per realizzare strumenti didattico-educativi e iniziative di sensibilizzazione e formazione delle studentesse e degli studenti attraverso l’utilizzo del linguaggio cinematografico e audiovisivo.
Il primo bando destina 17 milioni di euro per attività che rientrino in quattro linee di azione:
- un Piano di formazione sulla didattica del linguaggio cinematografico per i docenti;
- “Cinema scuola 2030”, dedicata a progetti proposti da scuole o reti di scuole che, attraverso l’educazione all’immagine e il linguaggio cinematografico, affrontino le tematiche dell’Agenda 2030;
- laboratori nelle scuole e nei cinema che abbiano per oggetto il linguaggio cinematografico;
- “Visioni fuori-luogo”, dedicata alla selezione di progetti proposti dalle scuole o da reti di scuole delle aree definite a rischio che raccontino, utilizzando il linguaggio cinematografico o audiovisivo, i territori di riferimento.
Il secondo avviso è relativo a Buone pratiche-Rassegne-Festival e mette disposizione delle scuole che vi parteciperanno 6 milioni di euro per la realizzazione di progetti promossi dal MIUR e dal MIBACT su specifiche aree tematiche di attualità e di particolare interesse culturale e sociale e per il finanziamento di progetti, rassegne e festival realizzati dalle scuole. Il terzo bando è destinato alla realizzazione di un Piano di comunicazione e di una piattaforma web attraverso i quali diffondere la cultura cinematografica e dell’audiovisivo nelle scuole, con risorse pari a 700mila euro.