Le vecchie Lim andranno presto in pensione, ed è già in corso la sostituzione delle lavagne elettroniche con i nuovi monitor touch.
Questo sarà possibile grazie al progetto Pon (programma operativo nazionale) che si avvale di fondi europei destinati alla scuola.
I monitor touch screen che soppianteranno le Lim nelle classi italiane hanno come scopo, si legge sul sito del ministero dell'Istruzione, “la trasformazione digitale della didattica e dell'organizzazione delle istituzioni scolastiche”.
Nella fase iniziale i nuovi monitor touch screen saranno installati nelle classi del primo e del secondo ciclo e nei CPIA, con priorità per le classi che siano attualmente ancora sprovviste di lavagne digitali, adeguando anche le attrezzature e gli strumenti in dotazione alle segreterie scolastiche per accelerare il processo di dematerializzazione e digitalizzazione amministrativa delle scuole.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche di questi nuovi monitor, il Miur fa sapere che avranno una dimensione minima di 65 pollici, dotati di sistema audio integrato e connettività, penna digitale, software di gestione del dispositivo con funzionalità di condivisione.
Nei prossimi anni questi monitor touch screen saranno installati in tutte le scuole italiane e permetteranno di convogliare l’attenzione dei ragazzi sulla lezione grazie a metodi innovativi che favoriscono la spiegazione dei concetti più complessi e di utilizzare al meglio il tempo.
Tra le caratteristiche innovative dei monitor touch ci sarà la funzione “blocco unico”, che permette che sia facilmente posizionabile e spostabile se montato su appositi supporti a ruote.
I monitor touch possono essere collegati a computer e notebook posizionati sullo stesso supporto, e andranno cosi a formare un sistema multimediale completo.
Lo schermo interattivo è molto più luminoso di un’immagine proiettata, per cui generalmente non c’è bisogno di oscurare la classe per usarlo. Non solo: i costi di manutenzione sono praticamente azzerati e le risoluzioni sono elevatissime, anche 4K.
Tra i recenti esempi di innovazione digitale c'è l’istituto di Chiaravalle Centrale, che ha potuto beneficiare grazie ai fondi PON di 15 monitor touch screen da 65, 75 e 86 pollici.
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