Niente più cellulari in classe per gli studenti francesi. Nel Paese è infatti stata approvata una legge che introduce il divieto effettivo dei telefonini nelle scuole elementari e medie, dall’inizio del prossimo anno scolastico.
Il tema è da sempre molto discusso anche negli altri Paesi. C’è chi sostiene che i telefonini, se usati sotto la guida degli insegnanti, aiutino i ragazzi nell’apprendimento e chi invece li considera una distrazione da bandire dalle scuole.
Come spiegato in un articolo di Sky Tg24, si parla anche di “salute pubblica”, sottolineando il fatto che i bambini si dovrebbero staccare dal telefono almeno per qualche ora.
In Francia, così come in molti altri Paesi, l’utilizzo dei cellulari era già vietato durante le ore di lezione, ma consentito durante pause e intervalli. Ora la nuova legge francese - annunciata da Emmanuel Macron già in campagna elettorale - vieta del tutto di accendere i dispositivi a scuola. Ecco com’è la situazione nel resto del mondo.
L'uso dei cellulari nelle scuole italiane
L’Italia sembra aver imboccato una strada contraria rispetto a quella francese. Fino a poco tempo fa una circolare del 2007 del ministro dell'Istruzione Fioronivietava l’utilizzo dei telefonini in classe. Diceva che è “dovere specifico, per ciascuno studente, non utilizzare il telefono cellulare, o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività didattiche”.
Prevedeva, in caso di violazione, “sanzioni disciplinari appositamente individuate da ciascuna istituzione scolastica, nell'ambito della sua autonomia, in sede di regolamentazione di istituto”.
Il governo Gentiloni invece, con l'ex ministra Valeria Fedeli, ha rimosso - non senza polemiche - il divieto e “sdoganato” il cellulare in classe. L’uso “responsabile” dei dispositivi digitali (smartphone ma anche tablet) è autorizzato solo a scopo didattico, non per chiamate o messaggi, e per regolarlo sono state diramate nel gennaio scorso delle precise linee guida.
In altri stati vietata l'introduzione a scuola
Alcune scuole italiane hanno introdotto il divieto di portare i telefonini a scuola o ne hanno imposto la consegna all’ingresso. È successo, ad esempio, in molti istituti del Regno Unito: tra il 2007 e il 2012 le scuole che hanno tolto i cellulari dalle mani degli studenti sono passate dal 50% al 90%.
Proibire ai ragazzi di introdurre i telefonini negli istituti, e quindi di portarseli dietro, ha però sollevato il disappunto di molti genitori per una questione di sicurezza. Per questo motivo, ad esempio, nel 2015 il sindaco di New York Bill De Blasio ha abolito il divieto che impediva agli studenti di portare dispositivi elettronici nelle scuole della Grande Mela. Nel resto del Paese, dopo un periodo in cui si erano diffuse politiche restrittive e divieti, stanno aumentando i corsi che ammettono l’utilizzo di smartphone e tablet a fini didattici.
Spesso decidono le scuole
Sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito sia in molti altri Paesi, comunque, non esistono delle legislazioni nazionali e la scelta viene spesso lasciata ai singoli istituti. Succede così, per esempio, anche in Spagna e in Svezia. In Germania i regolamenti variano non solo a seconda delle scuole, ma anche dei Landër. Il primo Land a introdurre il divieto di utilizzo del cellulare in classe è stato la Baviera. Nel marzo del 2006, infatti, la legge di riforma del sistema scolastico bavarese conteneva una norma che stabilisce che “nei locali della scuola devono essere tenuti spenti telefoni cellulari e altri strumenti digitali, non specificamente utilizzati a fini didattici. Il personale insegnante e non insegnante può consentire eccezioni. In caso di trasgressione gli stessi oggetti possono essere ritirati”. Un divieto che ha provocato polemiche a livello nazionale. Anzi, col passare del tempo il dibattito su quanto sia giusto spegnere i cellulari in classe rimane acceso in tutto il mondo.
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